top of page

Carlo Calcagni (nato a Ichenhausen, in Germania, il 30 ottobre 1968), è un Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito Italiano, noto per la sua straordinaria resistenza, la profonda resilienza e la forte determinazione. Calcagni ha servito la Patria ed onorato il Tricolore in forze all'Esercito Italiano come paracadutista e pilota istruttore di elicotteri. Durante una missione internazionale di pace della NATO, sotto l'egida delle Nazioni Unite, nei Balcani (Bosnia-Herzegovina), negli anni '90, è stato esposto a uranio impoverito e ad altre sostanze tossiche.
Questa esposizione gli ha causato gravi malattie croniche, degenerative ed irreversibili, tra cui una forma rara e debilitante di avvelenamento da metalli pesanti che ha causato una grave polineuropatia con sclerosi e Parkinson.
Nonostante le sue condizioni di salute estremamente compromesse, Calcagni non si è mai arreso e ha trasformato la sua battaglia in una missione di sensibilizzazione sui rischi dell'esposizione a materiali tossici, sostenendo e promuovendo la ricerca medica.
È oggi un raro esempio di forza e coraggio, un testimone credibile che lotta strenuamente ogni giorno, conducendo, nonostante tutto e tutti, una vita attiva e partecipando anche a competizioni sportive, tra cui ciclismo, triathlon, canottaggio ed atletica. È infatti campione italiano, europeo e mondiale, detentore di vari record del mondo. Carlo Calcagni è considerato un simbolo di lotta contro le difficoltà e l'ingiustizia, a sostegno e e tutela dei diritti di tutti i veterani che, nel tempo, si sono ammalati per l'esposizione a materiali pericolosi durante le missioni di pace.


Biografia
Carlo Calcagni ha iniziato la sua carriera nell'Esercito Italiano come ufficiale paracadutista, nel
1988, presso la Scuola Militare di Paracadutismo, a Pisa, per poi diventare pilota istruttore di
elicotteri, prima presso il 20° Gruppo Squadroni AV.ES. "Andromeda", a Pontecagnano (SA), e
successivamente a Viterbo, presso il Centro Aviazione dell'Esercito.
Durante una missione internazionale di pace della NATO, sotto l'egida delle Nazioni Unite, nei
Balcani negli anni '90, fu soggetto all’esposizione di sostanze tossiche che gli causarono gravi
danni alla salute, tra cui un'intossicazione da metalli pesanti e una malattia multi sistemica.
La sua condizione lo costrinse a lasciare il servizio attivo, nel 2007, a seguito di riforma
dipendente da cause e fatti di servizio, con il 100% di invalidità permanente. Nonostante le
difficoltà fisiche, non ha mai abbandonato lo spirito combattivo che lo ha sempre caratterizzato
e contraddistinto.


Malattia e Impegno Sociale
A seguito della diagnosi di una grave forma di contaminazione da metalli pesanti, che ha
generato una polineuropatia cronica, degenerativa ed irreversibile, con sclerosi e Parkinson,
Calcagni ha subito innumerevoli operazioni ed oggi è costretto a quotidiane terapie per
sopravvivere. La sua battaglia quotidiana contro la malattia lo ha portato a diventare un simbolo della lotta
per il riconoscimento dei diritti dei militari esposti a sostanze tossiche durante le missioni internazionali.
Calcagni è anche un promotore della sensibilizzazione sulle malattie rare e croniche.
Il suo impegno ha contribuito a portare alla luce i pericoli nascosti delle missioni militari, in
particolare per quanto riguarda l'esposizione a sostanze tossiche e le conseguenze riscontrate
a lungo termine sulla salute.


Carriera Atletica
Nonostante la sua condizione di salute, Carlo Calcagni ha alle spalle una carriera sportiva di
alto livello. Atleta da sempre, ha trovato nello sport la sua ragione di vita e ne ha fatto il suo punto di forza
nel momento in cui è entrato a far parte del mondo sportivo paralimpico, dopo il
riconoscimento dell'invalidità permanente del 100%. È stato iscritto nel Ruolo d'Onore e

Vittima del Dovere. Gli è stato conferito il distintivo d'onore di FERITO e di MUTILATO in servizio.
Pluripremiato, campione Italiano, Europeo e Mondiale, pratica tutt'oggi ciclismo, triathlon,
canottaggio ed atletica.
Detentore di numerosi record del mondo, ha partecipato a diverse competizioni nazionali ed
internazionali, dimostrando che i limiti sono solo mentali e le difficoltà fisiche possono essere
superate da un’incrollabile forza di volontà, che rende tenaci e determinati nel raggiungere gli
obiettivi e nel realizzare i propri sogni, perché “un vincitore è soltanto un sognatore che non si
è mai arreso” (N.Mandela).
Calcagni ha ricevuto numerosi riconoscimenti per i suoi successi sportivi e per il costante
impegno nel sociale ed è riconosciuto oggi come un motivatore seriale, fonte di ispirazione per
atleti e persone con disabilità in tutto il mondo.


Riconoscimenti
- Medaglia d'Onore al Merito della Sanità Pubblica
- Riconoscimenti sportivi nazionali e internazionali in ambito paralimpico
- Testimonianze ufficiali da parte di associazioni per la salute e il benessere dei militari.


Produzione cinematografica ed editoriale
* Io sono il Colonnello: docu-film del 2018 con la regia di Michelangelo Gratton, sulla vita del
Colonnello, tra limiti e privazioni, tra terapie farmacologiche e cavilli burocratici, tra sogni e
brusche cadute, alla ricerca del senso profondo dell’esistenza di chi non si arrende mai ed è
capace di riprendere il cammino con più forza e determinazione.


* Pedalando su un filo d’acciaio (Edizioni G.A., 2021): racconto- testimonianza di una vita
vissuta all'insegna del coraggio, della tenacia e della determinazione, nonostante le difficoltà
e la malattia.


* Delfino (Ed. Visione Scuola, 2024): una favola moderna ispirata alla vita del Colonnello Carlo
Calcagni, vissuta ogni giorno con coraggio e resilienza, alla ricerca della felicità.
 

Vita Privata

 Carlo Calcagni è padre di due figli, la vera luce dei suoi occhi: Francesca (2005) e Andrea
(2008). Nonostante le sfide legate alla sua salute, continua a vivere con determinazione e tenacia,
cercando di essere un esempio di coraggio e resilienza per chiunque affronti difficoltà
insormontabili.

Carlo Calcagni

Team Calcagni

bottom of page